sabato 23 ottobre 2010

La prima volta

Non c'è stata forse una prima volta assoluta del mio approccio con la voga o con quello che è la voga in generale. L'andare in barca c'è sempre stato fin da quando ero bambino. Come molti veneziani "acquatici", non ricordo quando sono montato in una barca per la prima volta. Dai ricordi di casa e dalle foto posso sicuramente affermare che ero talmente piccolo da esserne anche quasi inconsciente.
Diciamo però che ci sono state varie "prime volte" legate all'andare in barca a remi e non. La prima volta che mi è stato regalato/costruito un remo tutto mio a circa 4 anni, la prima volta che sono andato a pesca con i grandi (alzandomi alle 4 del mattino), la prima volta che da solo ho vogato la barca del nonno, la prima volta che da solo sono andato a vela, la prima volta che da solo ho fatto lavori sulla barca.
Ci sono stati poi altre piccole conquiste, che non considero "prime volte", ma altrettanto importanti, come quando finalmente ho capito di essere in grado di vogare alla valesana e ho "superato" il mio maestro, come quando ho capito che ero in grado anche di vogare in gondola a un remo.
Al culmine di tutto c'è stato forse la logica conseguenza a tutto questo mio interesse verso la voga: le regate. Certamente l'appprocciarsi alla voga in modo agonistico mi ha messo di fronte ad un mondo che fino a quel momento non avevo mai completamente capito. Nonostante i racconti di casa di come venivano vissute le regate dai miei parenti regatanti: finché non ci si confronta direttamente con questa realtà non si può capire di cosa si tratti.
Sicuramente l'esperienza è stata (è ancora) utile. Dal mio punto di vista è stata soprattutto utile a prenderne le distanze nel modo più appropriato e dare un maggior valore a ciò che avevo imparato prima di affacciarmi a questo controverso e a volte un po' ignorante mondo della voga veneta veneziana.

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