domenica 5 giugno 2011

Rivoluzione nella voga... o no?

Credo che con il nuovo regolamento delle regate Comunali, o meglio, con la nuova commissione tecnica cambierà ben poco. Apprezzo molto di più il sistema informatico per la creazione delle batterie eliminatorie, anche se probabilmente servirà ancora un po’ di tempo per calibrare questo sistema in modo più corrispondente alla realtà. Inutile quindi lamentarsi ora se le varie batterie risultano un po’ falsate rispetto ai reali valori in campo. Ma forse è anche questo un segnale che in realtà la vocazione meramente “lamentativa” del regatante veneziano è dura da estirpare.
Basta vedere l’episodio polemico, andato ben oltre una pacata contestazione, nel finale della regata di Mestre.
In questi giorni mi sono stati riportati altri piccoli episodi di intolleranza sportiva, accaduti in altri circuiti di regate. Spero che il consiglio direttivo della società (o delle società) a cui questi vogatori fanno riferimento prendano al più presto decisioni di tipo punitivo. Dal mio punto di vista, le società tanto snobbate dai regatanti, devono far sentire il loro peso e far sentire l’obbligo morale ai suoi soci/regatanti di comportarsi secondo un’etica sportiva e civile che sappia andar oltre le polemiche del momento ed accettare rimproveri o decisioni dei giudici.
Leggo oggi sulla Nuova Venezia che Giampaolo D’Este e Ivo Redolfi Tezzat tornano a vogare. Nell’ambiente si immaginava già da un po’ di tempo tutto ciò. Se da un lato mi fa comunque piacere, o almeno non mi dispiace, rivedere in gara questi due forti regatanti per i quali c’è una mia preferenza sportiva, dall’altro forse avrei preferito che una decisione definitiva l’avessero presa dopo la regata storica del 2010. Onestamente, dal mio personale punto di vista, avrebbero però fatto più clamore e ne avrebbero giovato di più a ritirarsi, forse già quando avevano minacciato di farlo. E non vedo onestamente il problema di pensare a regate senza questo o quell’equipaggio. La vita in fondo è una ruota e tutto prima o poi si ricicla e si rivive. In pochi anni resterebbe il ricordo di un forte equipaggio che non voga più (come per esempio nella storia recente Anna Mao e Romina Ardit) e ci sarebbero nuovi beniamini, pronti a lasciare il posto, dopo qualche anno a dei nuovi campioni. Insomma, sarebbe un po’ il senso della vita a riproporsi anche nel mondo della voga. Sarebbe forse il segno di un vero cambiamento.

2 commenti:

Kevin Lucich ha detto...

Vorrei scusarmi per il ritardo di questa mia visita al suo blog, ma per scusarmi vorrei dire che ho letto tutti i post che non avevo letto dalla mia ultima visita.

Tornando al suo post posso dire che in un certo senso le do ragione sul fatto che con la "nuova commissione" cambierà ben poco: anche perché ben pochi sono stati i cambiamenti all'interno delle commissioni.
Anche il nuovo sistema "a punti" è stato secondo me introdotto un po' troppo frettolosamente, senza facendolo passare prima per una fase "beta-testing". Si sono accorti che facendo coincidere questa fase con le regate di Mestre, Sant'Erasmo e SS Giovanni e Paolo hanno fatto alzare un polverone: vediamo di fatto i vari cambiamenti che ogni volta mettono in atto. Proprio di oggi la nuova "novità" dell'ordine di partenza tornato nel modo forse più corretto (i più forti partono per primi e non viceversa) ma purtroppo vista la modifica last-minute non hanno voluto applicarla anche alle eliminatorie di Murano che per non creare problemi hanno però modificato i minuti di partenza tra le varie imbarcazioni (1 minuto e mezzo).
Arriveremo ad un punto dove tutti (cronometristi, regatanti e tifosi) saranno felici e contenti???

Una parole se permetti la vorrei dire anche al tuo accenno sul fatto che Giampaolo D'Este e Ivo Redolfi Tezzat anche se ritornano a vogare tu saresti più contento se si fossero ritirati (anche se sei un loro simpatizzante). Posso dire che ultimamente mi è sembrato che se nelle regate manchino le coppie cugini Vignotto e Super D'Este-Tezzat le regate in questione non avevano alcun significato: tipo che se loro non vogavano non aveva neanche senso far partire le regate. Mah!!!
Quanto detto IMHO

Kevin Lucich (fotografo per hobby)

A modo mio ha detto...

Beh... è ovvio che tutto quanto pubblicato dentro a questo blog (commenti compresi) sia opinione personale.
Il ritardo è anche mio che non scrivo con frequenza da molto tempo. Cose ne avrei da scrivere ma mi manca il tempo di elaborarle nel modo giusto.

Sul sistema a punti c'è da dire che era inevitabile la necessità di aggiustamenti visto che non c'è stata la possibilità di testarlo sul campo ma solo su dati teorici degli anni passati. Forse se la "rivoluzione" nel mondo delle regate iniziava a metà della stagione scorsa c'era il tempo per fare degli esperimenti. C'è da constatare comunque il modo di polemizzare che va comunque contro uno spirito di rinnovamento. La voga non è mai stata uno sport e a maggior ragione non vedo perché lamentarsi quest'anno. Lo considererei un anno di prova per aggiustare il sistema a punti.
E per i campioni, sempre fermo restando che ognuno ha la propria percezione e visione del mondo, credo che prima o poi dovremo assistere al ritiro per motivi di età di certi regatanti. Cosa sarà la voga allora? Sinceramente, ribadendo quanto già espresso nel mio post, credo che un ricambio più veloce gioverebbe maggiormente anche alla mentalità del mondo della voga stesso. E le regate sarebbero sempre regate, ovviamente con nomi nuovi.