sabato 12 novembre 2011

La manovra del giro del palo

Il giro del palo è un momento cruciale di una regata e spesso la foga dei regatanti, assieme al loro disprezzo delle regole porta confusione e genera incomprensioni che poi si trascinano per lungo tempo.
Non tutti i regatanti (o pseudo tali) sono al corrente di come questa manovra vada espletata da regolamento. Avendo sperimentato molte volte in regata questa manovra da poppiere, devo dire che al di là del regolamento, il buon senso personale dovrebbe da solo bastare a dare la giusta misura di quello che si sta facendo.


Ecco quindi le varie possibilità nella quali ci si ritrova con i comportamenti sportivamente corretti.
Volevo inserire un'animazione virtuale per ogni manovra ma ciò mi richiede una notevole perdita di tempo; quando mi sarà possibile inserirò anche i video relativi.

A (sono davanti al mio avversario)
MANOVRA
Continuo con la mia andatura senza rallentare in modo scorretto ma solo il necessario per affrontare la virata. Devo essere cosciente del fatto che rallentando troppo rischio di creare un ingorgo in coda alla regata se tutti gli equipaggi sono vicini. Non devo preoccuparmi di altro perché il regolamento tutela chi è davanti. Devo solo preoccuparmi a riprendere a vogare immediatamente dopo aver svoltato il palo o la boa.
PUNIZIONE
Se rallento troppo (anche involontariamente) è giusto che la giuria mi punisca. Sarei favorevole a punizioni  severe (tipo la squalifica), vorrà dire che imparerò a far la manovra rallentando molto meno.

B (sono affiancato e/o leggermente davanti del mio avversario, posizione interna)
MANOVRA
Il regolamento gioca a mio favore, chi è all'interno deve fare il giro all'interno. La mia preoccupazione sarà però quella di non allargare la traiettoria per non andare a ostacolare il mio avversario che deve girare all'esterno. Non mi devo preoccupare di nulla perché il mio avversario deve lasciarmi vogare.
PUNIZIONE
Un mio allargamento della traiettoria e un conseguente possibile contatto tra le imbarcazioni (o ingaggio dei remi, anche se in questo caso meno probabile) va severamente punito perché il contatto rischia di ostacolare anche le imbarcazioni che seguono

C (sono affiancato un po' più arretrato rispetto al mio avversario, posizione interna)
MANOVRA
Posso scegliere se lasciarmi sfilare e fare la manovra F, nel caso non possa farlo perché ho altre imbarcazioni dietro e/o a lato devo rispettare la posizione lasciando il mio avversario affrontare la curva all'esterno ma senza mai ostacolarlo. Devo essere in grado di arrestare se serve la corsa della mia imbarcazione al fine di uscire dalla curva nella medesima posizione dell'entrata.
PUNIZIONE
Qualsiasi ingaggio o contatto va punito

D (sono affiancato o leggermente dietro al mio avversario, posizione esterna)
MANOVRA
Affronterò il giro del palo all'esterno preoccupandomi di non ostacolare il mio avversario e quindi dovrò lasciargli acqua. Non solo, ma devo considerare che da metà curva in poi la poppa della sua imbarcazione naturalmente tenderà ad allargarsi leggermente e quindi nello lasciare spazio devo considerare anche questo. Ovvio che questo mi farà perdere strada e anzi devo occuparmi di fare attenzione a non ostacolare altri equipaggi che seguono. In pratica girare il palo all'esterno è una manovra controproducente ai fini del risultato ma se non si può fare altrimenti è giusto perdere metri sull'avversario che stava davanti già prima.
PUNIZIONE
Andrà punito ogni contatto, in particolare se la mia manovra sarà quella di andare a chiudere verso la boa l'avversario.

E (sono affiancato un po' più avanzato rispetto al mio avversario, posizione esterna)

MANOVRA
Come la manovra D. Ovvio che girando all'esterno sarà favorito il mio avversario nella percorrenza della curva (manovra C) Dovrò preoccuparmi solo di non chiudere l'avversario verso la boa perché comunque ero davanti e il regolamento mi tutela.
PUNIZIONE
come per manovra D.

F (sono dietro al mio avversario)
MANOVRA
Dato che il mio avversario dovrà rallentare (anche solo il fare la curva comporta un rallentamento) devo regolarmi di conseguenza rallentando in anticipo. Non devo mimimamente toccare la sua imbarcazione, né tanto meno inserirmi nello spazio che la poppa dell'imbarcazione che segue può lasciare (involontariamente e per naturale scarrocciamento) in fase di completamento della manovra.
La mia prua dovra stare sempre dietro la linea di poppa dell'imbarcazione che mi precede.
In caso di un brusco rallentamento (o fermata) del mio avversario devo, nei limiti delle possibilità sciare e portarmi in posizione da passare all'esterno della boa (anche se questo magari mi farà perdere posizioni rispetto ad altri che seguendo potrebbero trovarsi in una posizione avvantaggiata)
PUNIZIONE
Qualsiasi contatto e/o ingaggio dei remi volontario o meno andrà punito.

2 commenti:

A modo mio ha detto...

Questo post è stato scritto in merito ad una riflessione in riferimento a questo link (clicca).
C'è un mio commento cancellato (12/11/11 ore 14:39). Probabilmente rispondendo a Federico sono andato fuori tema o non so che tipo di offesa l'amministratore di quel blog ha potuto vedere nel mio scritto.
Al fine di rendere tutto trasparente riporto quanto avevo affermato.
Non ho il testo uguale, parola per parola, perché l'ho scritto direttamente sullo spazio per i commenti.
La prima parte del post è pressoché uguale al mio commento successivo a quello eliminato.
Nella seconda parte rispondeva a FEDERICO che per essere esatti non esiste alcuna "Remiera Giudecca" ma esiste l'"Associazione Canottieri Giudecca (società dilettantistica)", nome completo registrato al CONI, alla FIC e alla FICSF. Fortunatamente il settore canottaggio dà alla società soddisfazioni non solo sportive ma anche umane. Il canottaggio non conosce polemiche relativamente alle gare perché non vi è dubbio su chi arriva primo o secondo e non si manifestano mai episodi scorretti.
Il fatto che io non sia stato invitato alla festa non mi tocca e non mi riguarda. Onestamente credo che non rientro minimamente nei pensieri di chi ha organizzato quella festa.
Io poi, per mia natura, pur essendo stato in passato invitato a festeggiamenti simili, non mi ritrovo all'interno di quel tipo di ambiente. Sarò anche di una noia mortale ma io mi trovo a disagio in mezzo a gente che si lascia trasportare un po' oltre e magari alla fine della festa è (o quasi) in preda ai fumi dell'alcool. Inoltre non mi piace neanche stare a sentire cori più o meno sgraziati di canzoni che non mi piacciono. E non è nel canto che dimostro la mia gioia ma nella calma, nella serenità e nel silenzio.

A modo mio ha detto...

Una riflessione personale di oggi mi ha portato a riconoscere un errore sul mio uso improrio di certe espressioni (clicca per leggere)